Rosita Ferrato – Pagina 10 – Rosita Ferrato, giornalista, scrittrice, fotografa
Cosa fareste se riceveste per regalo un ferro da stiro con dei chiodi incorporati? Fu più o meno quello che successe al celebre compositore Erik Satie, ispiratore di questo Cadeau (questo appunto il titolo dell'opera) da parte di Man Ray, uno degli artisti più significativi del secolo scorso. Man Ray versatile, non solo fotografo, ma pittore, creatore di oggetti e di film sperimentali. Il Museo d'Arte di Lugano gli ha dedicato in
Le sue canzonette hanno "ritornelli arguti, vivacità delle parole, dialetto fantasioso, interrogativi e declamazioni che schioccano meglio della frusta del carrettiere"- scrive Mario Soldati. Un viso da attore, volitivo, con due rughe profonde e un codino vezzoso. Ecco a voi, signori cari, un carattere veemente e ricco di contraddizioni: questo fu Angelo Brofferio, politico, poeta, riformatore, giornalista. Massone nel 1831, pare smise
9 giugno 2011 - Nuovo programma in onda su Rai Tre: Quattro episodi prodotti da Iniziative Editoriali-Premio Ilaria Alpi, con il contributo del Ministero degli Esteri e in collaborazione con Wwf e Oxfam, prodotto da Icaro Communication di Rimini. È il programma televisivo Radici, in onda da venerdì 10 giugno su Rai 3 alle 23.30: un reportage di viaggio, ma anche un documentario sociale, sulle orme di quattro persone che dall'Italia
"Non la comunione, vorrei, ma la minestra!" . E' il 1816 e queste sono le grida di un condannato imprigionato nella galera del Senato. Una signora le sente e qualcosa dentro di lei cambia per sempre: forse è proprio così che ha inizio l'interesse verso la gente carcerata, le famiglie in difficoltà, i diseredati. La donna è Giulia Viturnia Francesca Colbert Falletti di Barolo, ovvero Giulia di Barolo, una marchesa che tanto farà per la
Al bagno turco, la sera, la luce è calda. All'ingresso, poche candeline piazzate negli angoli, mentre delle lanterne bianche nelle nicchie creano un'atmosfera magica. Il bagno turco Cemberlitas è il più antico di Istanbul ed è diviso in un due parti: una per le signore e una per i maschi. Entrando nella sala delle donne si penetra in un mondo libero e femminile, dove su una struttura in rilievo, ottagonale in marmo bianco, le donne
Francesco Crispi nasce nel 1818 a Ribera – sì, proprio la Bibera di Camilleri- da una famiglia (paterna) arbareshe. Era un ragazzino vivace : nel volume “Crispi” scritto da Nicolò Inglese, si ricorda che per gioco Ciccio si fece quasi 4 km a piedi per andare a suonare di soppiatto le campane del paesino vicino e far accorrere tutti in piazza. Del nostro si sa che, una volta cresciuto, si laurea in Giurisprudenza a Palermo ed eccolo
Olimpia Rossi Savio fu colei che fra le altre cose consigliò a Carlo Alberto di parlare una volta per tutte in italiano. La signora conosceva infatti molto bene la nostra lingua, in un periodo in cui a corte si comunicava col piemontese e francese. Avendo sposato ventunenne il barone Andrea Savio, un avvocato conoscente di Cavour, partecipava alla vita di corte e conobbe personalmente il sovrano che meravigliatosi del suo italiano
A Parigi si respira il genio. Le idee, l'inconsueto. Un artista si nutre di mille stimoli e novità. Parigi è il caos, ma è caos che non disturba, coinvolge e stordisce un po'. Il traffico, la luce, il fiume, la bellezza: ogni cosa riporta ad un pensiero, dà spunti, parla. Guardando la Tour Eiffel, dopo i primi istanti di meraviglia (la notte, a momenti alternati, questo straordinario monumento illuminato, brilla), si capisce come
PARIGI - Nell'antica libreria Shakespeare & Co c'è una scacchiera su un tavolino istoriato e c'è una finestra che dà su un giardinetto e sulla Parigi più bella: Notre Dame, la rive gauche, la Senna. Nell'antica libreria ci sono tanti ragazzi; che leggono, in silenzio, per ore, e quando i visitatori passano, alzano a malapena lo sguardo. Nell'antica libreria c'è un piano terra di più stanze che si susseguono e si abbracciano, e poi
Felice Govean con Borella e Bottero, nel 1848 fondano la “Gazzetta del Popolo”, punto di riferimento della cultura laica, filantropica, tollerante, democratica di derivazione illuministica e, dal 1859, portavoce “ufficiosa” della massoneria torinese. Approfondiamo... Felice Govean era nato a Racconigi. La sua famiglia di origini portoghesi aveva un vissuto “giacobino”: suo padre infatti si era attivato nei moti del '21 e del '31.
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