Rosita Ferrato – Pagina 3 – Rosita Ferrato, giornalista, scrittrice, fotografa
Un'estratto dal bell'articolo che Be Beez mi ha voluto dedicare.
“Questa sera anche io voglio diventare una voce scomoda”...
Rosita Ferrato, ospite di Maurizio Albanese, presenta il suo nuovo libro alla Libreria del Mare di Palermo: appuntamento venerdì 26 ottobre ore 18,00 - via Cala 50.   [divider divider_type="type4"][/divider]   Il libro è una guida emozionale e un atto d’amore verso il Marocco e la sua gente, un reticolo di storie – divertenti, curiose, sempre suggestive – vissute in prima persona
Presentazione del libro domenica 15 ottobre, ore 18,30, presso la Libreria Griot. Rosita Ferrato dialoga con la scrittrice e giornalista Karima Moual. Reading di Giovanni Vaccaro.   [divider divider_type="type4"][/divider]   A metà tra il racconto di viaggio e il reportage, “I tuffatori di Casablanca” è un libro che aiuta il lettore a comprendere il Marocco di
Over my eyes: sguardi curdi "Al Salone del Libro di Torino ho moderato un dibattito appassionante, nell'ambito del progetto fotografico “Over my eyes: sguardi curdi” promosso dal Comitato regionale dei diritti umani. La mostra ha offerto una prospettiva unica sull'Iraq curdo. Hanno parlato il presidente del Consiglio Regionale Mario Laus, Stefano Carini, fotografo coautore e curatore della mostra, e Younis Tawfik, scrittore iracheno
Giunta al termine del mio viaggio, mi concedo un ultimo sguardo prima di riprendere il mare. Tunisi, avenue Bourguiba cambia, è ancora cambiata. Il viale alberato è sempre lì, con le sue foglie verdi, e gli uccellini che ci giocano dentro. Ma c'è qualcosa che turba, ed è la recinzione. Il filo spinato lo trovi a proteggere il consolato di Francia e il detestato Ministero dell'Interno. Soldati, carri armati, mitra spianati. Ci si fa
Il mio viaggio di quando arrivai per mare contina a Sfax. Di questa “capitale du sud” non ho un ricordo preciso, vi ho passato troppo poco tempo. E' grande, caotica, con qualche edificio e museo strepitoso (sempre bellissima la medina), ma l'abbiamo visitata in poche ore. La preoccupazione infatti era di tornare a Mahdia con la luce, ovvero per non dover guidare con il buio. Spiego: le statali in Tunisia sono molto pittoresche, ma
Oggi il cielo è terso. Lo si intravede in lontananza, e sembra incredibile. Per un italiano soprattutto è pura magia; entrando in questo piccolo paese, un qualunque villaggio arabo senza bellezza, quasi non ci si accorge di nulla, della sua specialità, fino a che non si imbocca una stretta via. Una strada qualunque, piena di negozietti, superette, tabacchi e merci varie, si alza lo sguardo e lo si vede maestoso: è il Colosseo. Il
I pensionati tedeschi del nostro hotel a quattro stelle di Mahdia, nelle vacanze d'inverno vivono ritmi tranquilli, approfittano benevolmente dei lauti pasti, delle bevande sempre a disposizione, degli spazi accoglienti (dove ho l'impressione stiano quasi sempre rinchiusi). Nei giorni di brutto tempo rimangono nella hall a giocare a carte o a tombola, bevono tè, caffè, infusioni, oziano al bar oppure chiedono informazioni al desk per
La Medina, il forte, la marina: Mahdia è il paese dei motorini, delle biciclette e delle persone dalla pelle chiara, mi spiegano che la maggior parte della popolazione tunisina vive nell'interno, più baciata dal sole, da lì la tinta “asmar”, coleur du blè, colore del grano. Qui invece tante persone hanno la pelle chiara e tratti più europei, pur essendo indubbiamente arabi. C'è una bellissima
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