![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/10/20140820_102008-1024x576.jpg)
Al museo del Bardo c'è tanta Polizia e poca gente. All'ingresso controllano che tu non sia armato e allo straniero chiedono i documenti.
Entrati nell'area prima della porta principale, ci sono i mosaici delle vittime della strage del marzo 2015, di cui alcuni italiani. C' è anche l'immagine di un cane lupo poliziotto, Akil, morto quel giorno “in servizio”.
Dentro il museo, lo splendore. Il palazzo del Bey raccoglie una delle più
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/10/20160804_130907-1024x575.jpg)
Non avrebbe potuto scegliere un posto più semplice, fresco, addirittura chic.
Ad Hammamet tutti sanno dov'è sepolto Craxi, perchè ogni italiano prima o poi chiede ragguagli. C'è un cimitero nel piccolo centro, con tante tombe bianche, come vuole la tradizione islamica: niente foto, semplici lastre di pietra.
Due tunisini pregano davanti ad uno dei loro cari. Il guardiano ci raggiunge. “E' là, nella parte dedicata ai non
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/09/20150429_103055-1024x575.jpg)
Pensando agli hammam, ci si cala immediatamente in atmosfere da sogno e da film. Chi non si ricorda Il bagno turco di Ozpetek con Alessandro Gassman, i vapori dolci e sensuali, le stanze labirintiche e consumate dai secoli. Oppure un' altra pellicola cult, Marrakesh Express, nella scena appunto dell’hammam, dove il gruppo di amici decide di regalarsi un momento di relax nella capitale marocchina e viene strofinato, tirato,
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/09/amina-1024x576.jpg)
Si parla tanto delle donne arabe. Del velo, della sottomissione, ...forse tutto vero, ma.... avete mai passato una serata assieme a loro? Io sì, e ve la vado a raccontare.
Tunisi, buona borghesia, febbraio 2016. La mia cara amica Amina ed io ci incontriamo per raccontarci le ultime novità: lei, dottoranda, donna bella ed istruita, sposata, due figlie, una casa nel quartiere elegante della capitale, e due incantevoli occhi azzurri;
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/09/IMG_6460-1024x654.jpg)
E' una giornata soleggiata dalle temperature miti e il cielo terso. La bella stagione è arrivata, e nella città antica, le voci e i suoni si sono fatti più alte, quasi che qui la città senta l'inizio dell'estate. Dopo una lunga intervista sulla situazione del paese, la docente e autrice del libro “Una città una rivoluzione. Tunisi e la riconquista dello spazio pubblico” Chiara Sebastiani ed io ci meritiamo un momento di relax.
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/09/10355454_825671477500890_3136109048230087148_o-1024x678.jpg)
Tunisi, fine del mese di maggio dell'anno scorso. Davide mi telefona di mattina; sono nel quartiere chic di Ennasr, ma conosco la Medina ormai piuttosto bene. Mi dice di raggiungerli, lui e la troupe, nella libreria Diwan, vicino alla moschea. Dopo una corsa in taxi di una mezz'ora, sono lì (il taxi è un modo comodo e piuttosto economico per gli spostamenti); mi muovo con sicurezza nelle strette strade della cittadella araba. Trovo la
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/08/1-1024x576.jpg)
Hammamet, agosto. Gli alberghi sono pieni, la clientela è tendenzialmente araba: tanti gli algerini, che quest'anno sono arrivati in massa per salvare la stagione, e i tunisini abbienti. Spiagge bianche, alcuni tratti riservati ai clienti degli alberghi. Nei posti di lusso, in mare e nelle piscine, c'è di tutto: burkini, pezzi interi, bikini (pochi), donne che si bagnano vestite. Come al Sinbad di Hammamet abbiano potuto
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/08/14060525_10210138443643140_875596978_o-1024x1288.jpg)
È vero che in Tunisia il calo del turismo è stato forte, però (per fortuna, e purtroppo per il turista o viaggiatore on the road), se cerchi un hotel ad agosto trovi quasi dovunque il tutto esaurito. Biserta, Tabarka, Mahdia, Hammamet; anche le case in affitto con Airbnb quelle rimaste in questo periodo sono poche.
Partiamo da Tunisi, dove i turisti sono prevalentemente algerini; quasi totalmente assenti gli occidentali, tranne i
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/07/Traffic-1024x618.jpg)
Sempre più stretto - il mondo sembra sempre più stretto. Scoppiano inferni nei miei mondi, e faccio appena in tempo ad andarmene. Tunisi, Parigi, Nizza, sempre sul bordo, mi sento sempre sul bordo. Da Nizza sono tornata qualche giorno fa, vado e vengo da Tunisi, ero a Parigi qualche giorno dopo gli attentati di Charlie Hedbo. Sempre sul bordo.
Questa mattina mia zia mi ha chiamata piangendo: Era sempre stato il mio sogno, andare
![Featured Image](http://www.rositaferrato.it/wp-content/uploads/2016/07/cattedrale-Tunisi_sito-1024x575.jpg)
La cattedrale cattolica di Tunisi spesso è chiusa; ma quando un giorno riesco ad entrare, vedo gente in preghiera. Pochi fedeli, ma avvolti nel silenzio. Si lascia fuori il rumore del traffico e si arriva in un luogo che sembra fuori contesto.
Ampie volte, targhe votive (spesso in italiano), tanti piccoli ventilatori attaccati alle colonne, per i giorni di grande calore. Qui, ai tempi del Bey, nel XVIII secolo, c'era il cimitero