Radio Tunisi – Rosita Ferrato, giornalista, scrittrice, fotografa
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Radio Tunisi

L’appuntamento è al Monoprix di rue de la Libertè. Attraverso la strada e vedo un edificio coloniale con la scritta “Radio Tunisi” sulla facciata. Tiro un sospiro di sollievo, sono nel posto giusto. Mi attende una diretta radio, sgarrare alla puntualità non è concesso. La RTCI – Radio Tunis Chaine Internationale è un network nazionale e diffonde programmi in francese, italiano, inglese, tedesco e spagnolo. Oggi sono l’ospite per lo spazio in lingua italiana.

Accolta da personale delizioso, mi incammino nei meandri, accompagnata da Mourad Ayari, il giornalista che mi intervisterà. Nei corridoi, ritorno ai tempi in cui lavoravo alla Rai di Torino: stessa atmosfera, stesso stile, affascinante e leggermente delabrè.

Quando saliamo in studio, la scritta accesa “On Air” indica che c’è una trasmissione in corso. Un’affabile regista velata è alla consolle, mentre va in onda il notiziario in inglese. Sui divanetti della sala antistante, ci prendiamo qualche minuto per impostare l’intervista. Sono stata chiamata per parlare del mio romanzo “L’Amante Siriano” e della mie attività. Prima di tutto, si sceglie la musica che intervallerà la chiacchierata: opto per brani di Mahmood e Ghali, cantanti che fondono origini e cultura italiane e africane. I miei preferiti. Qualche minuto prima della diretta ci si accomoda in studio: si ha davanti l’orologio e la regia prova i suoni. Alle 15.30 in punto si comincia! L’emozione si fa sentire… “Buongiorno agli ascoltatori di RTCI, è qui con noi oggi…”.

Cerco di non pensare che dall’altra parte di quel microfono, ci sia un intero Paese in ascolto. Beh, proprio tutto no, ma in teoria… Pronti via, la diretta è partita ed è una botta di adrenalina. Adoro essere in uno studio radiofonico. Si è isolati dal mondo, il giornalista ha le cuffie, l’ospite è seduto accanto, quindi il tempo a disposizione diventa una piacevole chiacchierata fra amici. Ci si guarda in faccia, si colgono tutti i segnali di soddisfazione o di perplessità e se si instaura un buon feeling, il tutto diventa estremamente piacevole. Fila tutto liscio. Trasmissione finita, sorrisi e foto di rito. Quindi la sensazione di aver portato a casa un piccolo successo. Un saluto caloroso e poi via con un passo che ricorda John Travolta nel ruolo di Tony Manero, quando cammina baldanzoso per le strade di Brooklyn, convinto di aver conquistato la città!

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