Cinema – Rosita Ferrato, giornalista, scrittrice, fotografa
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Cinema

Al cinema ci sono le coppiette, i ragazzi che cercano un po’ di intimità” mi dicono “e anche delle donne poco serie che fanno delle cose al buio con gli uomini, soprattutto i libici”. Uhm, questa non me la bevo, è una frottola originale che inventa chi non ha voglia di muoversi di casa, esagerando bellamente qualche frammento di realtà.
Decido, in un torrido pomeriggio d’agosto, che Tarzan può essere un ottimo film da vedere a Tunisi. Conosco la trama, quindi anche se la pellicola fosse in arabo potrei cavarmela. “No, sono doppiati, è in francese” mi spiega Lui, il mio amico. Così andiamo.

Già gli orari sono particolari: 14:40, 19:00 o almeno così ho capito io. La programmazione anche è particolare (cosa trovi e a che ora? mistero). Questo cinema in avenue Bourguiba, a differenza di altri, proietta film internazionali. 5 dinari il biglietto, all’entrata c’è il classico botteghino con popcorn, dolciumi, bottigliette d’acqua.
Entrati in sala, una signora con una pila ci aiuta a trovare un posto: non avendo capito bene gli orari siamo arrivati a pellicola già iniziata. Non c’è molta gente, ma fuori ci sono quaranta gradi, ed è comprensibile.
L’ambiente è grande, ci solo ragazzini (il pubblico di Tarzan, certo!) e in effetti il brusio è continuo: parlano fitto fitto, ridacchiano, si scambiano qualche furtivo bacio. Queste sono le coppiette a cui il mio amico faceva riferimento; sono solo ragazzi, non c’è niente di sconveniente nel loro comportamento, altro che donne scostumate con uomini libici!

Le poltrone sono comode, non si fuma (nei caffè invece, a volte. è permesso), e non si nota niente di diverso rispetto ad un qualsiasi cinema di casa nostra, se non la signora “maschera”, armata di pila, che in qualsiasi momento del film entra e accompagna, illuminando il percorso ai tanti ritardatari.

Rosita Ferrato

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